“Un affare di famiglia” (Shoplifters), è un film drammatico del 2018 diretto da Hirokazu Kore’eda e premiato con la Palma d’oro al Festival di Cannes del 2018.
Narra di una piccola comunità di persone che vive in un’umile casa alquanto fatiscente. C’è una nonna che percepisce ancora la pensione del marito morto e riceve anche soldi dalla famiglia di un ex marito che l’ha abbandonata. C’è una madre fa la stiratrice in una lavanderia ma a un certo punto perde il lavoro, con una sorella minore che si esibisce in un locale porno. C’è un padre che è a volte occupato nei cantieri ma normalmente è dedito al taccheggio aiutato dal figlio a cui ha insegnato la sua arte.
Campano di piccoli espedienti, nella più totale clandestinità, riuscendo a malapena a sopravvivere in un paese cosiddetto civile. Sembra che il loro mangiare in continuazione sia uno dei principali scopi di vita.
All’inizio del film padre e figlio, al ritorno dall’ennesimo furtarello in un negozio, incrociano una bambina sola e triste, che sembra abbandonata, e decidono di portarla nella loro minuscola casa. Dopo averla sfamata e coccolata, la trattengono con loro e neppure nei giorni seguenti la riaccompagnano dai genitori, anche perché scoprono su di lei segni di maltrattamento.
Nonostante la povertà la bimba trova amore e serenità in quella strana famiglia di emarginati uniti da un legame dalla forza misteriosa, da una pietà reciproca che sorpassa tutto, crimini compresi.
A un certo punto però il mondo esterno irrompe nella loro vita e porta a galla tanti segreti, facendo rimettere tutto in discussione. I dubbi dei personaggi diventano i dubbi dello spettatore, e tutto sembra ribaltarsi, anche gli stessi concetti di giusto e sbagliato.
La legge si scontra con la natura, dimostrandosi superiore ma nello stesso tempo ribadendo le ragioni dell’altra.
Che cos’è una famiglia? Che vuol dire essere padre o madre o fratello? Sono sufficienti i legami di sangue per definirla? O contano di più quelli affettivi?
È un film che deve essere meditato e lasciato “decantare” per apprezzare quella bellezza che all’inizio può sfuggire.
good one lusia
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Thank you 🏵🏵🏵
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Hai ragione È un film che va lasciato decantare come un buon vino rosso che lascia un sapore forte.
Ottima scelta del film……. Il vino lo porto io.
🍷🍷
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Benissimo!
🍷🍷🍷🌹
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Thank you dear Luisa!
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Thanks, glad you enjoyed it! 🙂
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An excellent film share.
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Thank you so much for appreciating
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❤
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Film favoloso, avrebbe meritato l’oscar ☺
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Davvero bello, ma va meditato per essere apprezzato
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quando si riesce a far diventare la poesia un’immagine in movimento, con una storia e una bellezza particolare, allora, il valore di un’artista si dimostra con tutta la sua intensità (!) Veramente bello… assolutamente da vedere.
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Condivido pienamente il tuo commento, magistralmente espresso!
Grazie
❤
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Grazie per questo interessante suggerimento Luisa!!!😍😍
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Grazie a te per la gentile approvazione 💜
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Reblogged this on LIVING THE DREAM.
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Grazie 🙏
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