🎥 CINEFORUM: “Il corriere – The Mule”

 

“Il corriere – The Mule (The Mule)” è un film del 2018 diretto e interpretato da Clint Eastwood, basato sulla storia vera di Leo Sharp, un veterano della II Guerra Mondiale che a 87 anni si era messo a fare il corriere della droga, vicenda che sembra confermare il fatto che spesso la realtà supera la fantasia.

Earl Stone, un uomo arrivato alla soglia dei 90 anni, veterano della guerra in Corea negli anni ’50, si è sempre dedicato anima e corpo al suo lavoro di floricoltore, a cui ha sacrificato vita e affetti famigliari. È specializzato nella cultura di un fiore effimero che vive solo un giorno, quasi metafora della fugacità della vita, che ha un tempo assegnato a cui non si può sfuggire.

Quando la sua attività da floricoltore viene pignorata, quel che gli resta è unicamente il suo pick-up con cui ha percorso 41 stati federali su 50 per la vendita dei suoi fiori, senza mai prendere una multa.
Si ritrova così povero, disoccupato, senza un luogo in cui stare e solo, perché la famiglia che ha sempre trascurato non vuole più avere contatti con lui.
Con questo fardello di pena che gli grava sulle spalle, accetta un lavoro apparentemente facile per il quale è richiesta unicamente l’abilità di guidare un’auto. Deve trasportare un fardello misterioso da un luogo all’altro dell’America.

Il compito è semplice, ma come scopre più tardi, Earl è diventato a sua insaputa un corriere della droga per un cartello messicano. Nel suo nuovo lavoro è così bravo che il suo carico diventa di volta in volta più grande e i con i suoi guadagni riesce a riprendersi l’azienda, ad aiutare amici in difficoltà e tentare di riscattare la sua assenza nella famiglia, quando fornisce il danaro necessario a far studiare l’amata nipote.

Entra però nel mirino degli agenti della DEA, che hanno iniziato un’operazione antidroga e sono alla ricerca di quel misterioso “mulo” così efficiente, la cui veneranda età, tuttavia, aiuta a essere insospettabile.

Fino all’ultimo viaggio, che sospende prima di giungere a destinazione per correre al capezzale dell’ex moglie in fin di vita, lui che in precedenza ha sempre anteposto il lavoro ai doveri famigliari.

Diventa così un film sulla speranza che permette a un vecchio di seguire il suo cuore e mettere in primo piano la famiglia che lui stesso ha distrutto, con quella che mi è parsa una meravigliosa inquadratura finale, semplice, poetica e consolatoria.

Un meraviglioso Clint Eastwood, generoso e anticonformista, incapace di comprendere l’ossessione per gli smartphone, che preferisce chiamare le cose con il loro nome: “negri” le persone di colore, “lesbiche” le motocicliste omosessuali, e che non si offende se lo chiamano “vecchio”, veste i panni di Earl con autoironia, partecipazione e disincanto.

 

🎞️ “La famiglia è la cosa più importante, non fate come me. Ho anteposto il lavoro alla famiglia. Pensavo fosse più importante essere qualcuno da un’altra parte invece del fallimento vero a casa mia. Sono stato un pessimo padre, un pessimo marito. Ho rovinato tutto.“🎞️

34 thoughts on “🎥 CINEFORUM: “Il corriere – The Mule”

  1. Have you seen his film Gran Torino? Another masterpiece and written and set in St. Paul, Minnesota. Unfortunately, our governor at the time would not incentivize (give tax breaks) Hollywood to shoot here, so we lost the movie written about St Paul to Detroit, Michigan?!?
    (I worked as a set dresser for years on photo shoots, and have many friends in the film business. We all mourned the loss of jobs and the chance to highlight a truly diverse and wonderfully eclectic neighborhood as well as Hmong culture.
    There is a neighborhood in St Paul called “Frogtown” that was once very Catholic and filled with Southern Europeans. In the 1970’s, our state welcomed thousands of refugees from Vietnam and Southeast Asia: Thai, Hmong, Vietnamese, Laotians,etc. That premise is already a great setting for a story, but it goes far beyond that. Worth your time if you haven’t watched it. Thank you, Louisa, for always having an interesting story!

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