La festività dell’altro ieri, San Francesco, e le ultime canzoni di cui ho scritto, che parlavano di tradimenti vari, mi ha riportato alla memoria un brano di Mogol e Battisti: “Non è Francesca”.
Composto nel 1966 e presentato originariamente da un gruppo beat chiamato I Balordi nel 1967, raggiunse il successo con l’interpretazione data dallo stesso Battisti nel 1969.
La canzone racconta di un tradimento e di un uomo che non vuole accettare la realtà dei fatti e tenta di negare l’accaduto sperando che si tratti solo di un malinteso.
Non è Francesca Ti stai sbagliando, chi hai visto non è Non è Francesca Lei è sempre a casa che aspetta me Non è Francesca Se c'era un uomo, poi No, non può essere lei Francesca non ha mai chiesto di più Chi sta sbagliando, son certo, sei tu Francesca non ha mai chiesto di più Perché Lei vive per me Come quell'altra è bionda, però Non è Francesca Era vestita di rosso, lo so Ma non è Francesca Se era abbracciata, poi No, non può essere lei Francesca non ha mai chiesto di più Chi sta sbagliando, son certo, sei tu Francesca non ha mai chiesto di più Perché Lei vive per me Lei vive per me
Il testo sembra un monologo drammatico, quello che in poesia presuppone l’ascolto di un interlocutore muto e invisibile. Quest’altra persona, qui, è quella che gli ha riferito il comportamento infedele della compagna.
Ma chi è Francesca? Per prima cosa ricorderei che il nome, derivante dal latino medievale Franciscus, significa “Franco”, cioè “appartenente al popolo dei Franchi”, parola che proviene, oltre che dal sostantivo germanico franka ‘giavellotto’, dall’ aggettivo frakaz ‘coraggioso’ o frank ‘libero’.
Quindi il nome Francesca designerebbe una donna libera e coraggiosa, proprio quella che l’autore non vuole riconoscere.
La sua Francesca è una donna a modo, morigerata e senza grilli per la testa, la classica donna italiana della fine degli anni sessanta, considerata priva di ambizioni e interessi, incline a passare il tempo a casa in attesa sorridente del rientro del marito, la unica ragione della sua vita.
L’altra, la non-Francesca è, come dice il nome – particolare a cui forse l’autore non aveva fatto caso- una donna libera e forte e pertanto, secondo i parametri del tempo, spudorata, ingannevole e perfida, capace di tutto, persino di innamorarsi di un altro.
Ho letto una divertente analisi sulla vera natura di Francesca in cui l’autore, basandosi sul fatto che Francesca “è sempre a casa che aspetta me” e “non ha mai chiesto di più,” suggerisce che si tratti di una mantenuta. Questa, relegata tutto il santo giorno in un pied-à-terre, deve solo aspettare le visite del suo amante, finché, stanca della sua noiosa vita da reclusa, decide di uscire dall’immobilità della sua esistenza e va fuori, per strada, con un vestito rosso che non può passare inosservato, col suo nuovo innamorato.
Mantenuta o compagna reclusa, questa donna sembra voler chiede al suo compagno di non essere considerata solo un bel complemento d’arredo, un soprammobile, perché, da sola tutto il giorno in casa, lei si annoia. Siccome forse quello non capisce, fa di più, lo provoca apertamente. Non si limita infatti ad appartarsi in un motel col suo nuovo innamorato, ma sfidando il perbenismo ipocrita, grida al mondo che la sua vecchia storia è finita.
Ciononostante, il protagonista, incapace di ammettere quanto è palese, continua in modo pervicace e patetico a voler credere alla fedeltà della sua Francesca. O è troppo ingenuo, o piuttosto troppo presuntuoso: un lui che si ostina a credere di conoscerla a fondo e incapace di riconoscerle un’identità propria, indipendente, probabilmente convinto che l’ideale di ogni donna sia solo quello di brillare di luce riflessa.
It's not Francesca You're wrong, whoever you saw Is not Francesca She is always at home waiting for me It's not Francesca If she was with a man, then No, it can't be her Francesca has never asked for more I'm sure, it's you who are wrong Francesca has never asked for more Because She lives just for me Like that one, she's blonde, though It's not Francesca She was dressed in red, I know But that's not Francesca If she was hugging a man then It can't be her Francesca has never asked for more I'm sure, it's you who are wrong Francesca has never asked for more Because She lives just for me
Francesca forse è una ragazza come tante che fa la vita da brava ragazza di una volta. Il suo futuro non prevede nulla oltre alla creazione di una famiglia col fidanzato che l’ama ma lei, ad un certo punto, realizza inconsapevolmente di avere ancora voglia di… nuove emozioni e forse di un…. salto nel buio. Forse….
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Forse…. 💥 💃🏻
Grazie per la condivisione di questa bella riflessione
Buon pomeriggio
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Bellissima anche questa canzone
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Oh sì, molto bella 💃 🎶 💃 🎶 💃
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Mi piace molto la tua disamina è da rifletterci! Ma sai che a volte i testi delle canzoni ci passano accanto li ripetiamo, ma non ci riflettiamo!! Proprio bello! Grazie
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Sono proprio contenta che il post ti abbia fatto divertire! A volte non posso fare a meno di andare un po’ controcorrente
Buon pomeriggio 🧡 💃 🧡
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e fai bene anzi benissimo! e fidati io vengo con te!! ciaooo carissima!
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🙏🏻💙 🌹 🙏🏻💙 🌹 🙏🏻💙 🌹
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🌺🌸❤️❤️
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Non sapevo della versione “hard” 😊 di Francesca… l’ho sempre immaginata esageratamente timida e delicata, una dolce compagna che non ha troppi grilli per la testa e che per questo “è sempre a casa e aspetta lui” 😀
Apprezzo tantissimo la versione in Inglese!! Un bacio ❤🌹
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Ma grazie di cuore!
Anch’io, da giovane ho sempre preso per buona la versione del malinteso, ma non può essere che lei si sia stancata di essere dipendente? Allora si tratta di una Francesca all’avanguardia 😉
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😅😅😅
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🥰
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And it shouldn’t be a surprise because some of us did live for our husbands and some of us wouldn’t hug another man no one else existed in our eyes it’s not a surprise but then again it’s not a surprise who we are we’re dedicated we’re compassionate we’re loving isn’t that the way it’s supposed to be aren’t they supposed to be that way to us no not always ,sometimes they just like a young thing on their arm but sometimes they really are generous and kind and loving back .. my husband told me on my wedding day shar we cannot have friends because the man will try to take you away from me and the woman will try to take me away from you and I said nobody would do that .. he said I’m 25 years older than you I know what I’m talkin about.. well in every neighborhood we lived in and every church we went in ,, yes that guy was so handsome so intelligent so beautiful maybe not in the end but for many years he couldn’t even put gas in the car be left alone and they had nothing he wanted it was kind of funny to watch them fall all over him but it also hurt me to I didn’t do that to him
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I just saw the tape it was beautiful magnificent I just saw it on YouTube and I gave a comment in the comment section about my good friend from Italy Luisa zambrotta and thank you
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Dear Sharon, thank you so much for your kind and wonderful support 🙏 💕 🙏 😘 🙏
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Dear Sharon, I think your marriage was somehow special, that is, each of you must have tried to adapt to each other’s needs.
But when one of the two overrides the other, things don’t work, unless the less strong submits. to help things work
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OH,HOW SMART YOU ARE , YES, THATS. EXACTLY WHAT I HAD TO DO SUBCONSCIOUSLY LET GENO SHINE ALWAYS.. IF NOT I RECEIVED THE SILENT TREATMENT FOR HRS. OR DAYS , AS A YOUNG GIRL IT WAS VERY DIFFICULT BUT WHEN YOU HAVE NOWHERE TO GO . ALL YOU CAN DO IS CRY, PRAY, AND MAKE DO AND BE GRATEFUL FOR WHAT YOU HAVE.BUT I WATCHED HIM AND PAYED ATTENTION. I LEARNED AS A LITTLE ONE HOW TO USE SOLITUDE AND ALONENESS FOR MY BENEFIT . AS A CHILD I COULD TOLERATE BEATINGS AND THE LACK OF MENTAL STIMULATION MY MOTHER TOLD ME I COULD LOOK AT A FLOWER FOR HRS. AND BE IN AWE. THATS A GIFT. I SAID SAID ONCE TO GENE IN TEARS, AT 19 YRS OLD , IF IT WASN’T FOR MY HORRIBLE CHILDHOOD , I WOULDN’T BE ABLE TO LIVE WITH YOU LIKE THIS , GENE WAS A CEREBRAL NARCISSIST WITH SOME EMPATHETIC TRAITS AND DEFINITELY A MAMA’S BOY NOT HOMOSEXUAL BUT HAD A MADONNA COMPLEX PAIR THAT UP WITH. THIS LITTLE FRIGHTENED SKINNY UNEDUCATED BATTERED POOR KID 25 YRS. YOUNGER. WOW. IT HAS TO WORK OR YOU BOTH DIE. AMAZING TRIP 😱😧😍
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What a complex story!😘🌷🌺
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[…] Source link […]
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❤️😊🙏
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Splendida analisi di una canzone straordinaria, la adoro 💕💕💕
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Grazie, Dani cara!
Buona serata 🥰💝
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Buona serata cara Luisa 🌹
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🙋🏻
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I confess: my Italian is not very good, but I bought “I Giardini di Marzo” when it came out. Very beautiful song, unfortunately Lucio Battisti died too soon.
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Yes, he was a great songwriter and singer. Sadly he died too soon
Thank you, very much . I appreciate your comment. 🙂
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Ciao Luisa, rileggendo, dopo tanti anni il testo, ho avuto la netta sensazione che a venire in questione non sia tanto Francesca e il suo tipo di donna, quanto piuttosto il modo, tutto particolare in cui lui guarda lei e quindi che ad essere in questione sia un certo modo di guardare e di desiderare la donna. Che rischia un chiaro tratto maschilista In questo convengo con la tua conclusione. Forse Battisti stesso non ne è poi del tutto consapevole. Nella canzone, quel che predomina è il senso di disperata incredulità dell’innamorato tradito. E’ un classico. M’è pure venuta in mente la palinodia di Stesicoro sul tradimento di Elena: ” Non è vera quella parola:/ tu non salisti mai sulle compatte navi,/ agli spalti di Troia non giungesti mai”. L’origine di questi versi credo sia molto diversa ma……! Oppure potremmo anche essere in presenza di un Battisti/Butterfly
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Lucia, che disanima preziosa e interessante!
Che dire? Grazie, grazie, grazie
😘❤️🙏😘❤️🙏😘❤️🙏
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interessante, non mi ero mai soffermato così su questa canzone
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Forse neanch’io, prima di decidere di ascoltarla con un orecchio diverso
Buon pomeriggio! 🌺 🙏 🌺 🙏
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Francesca è figlia del suo tempo in attesa del ’68.
Una bella canzone, forse non tra le migliori del duo ma le parole sono veramenti evocative.
Sereno pomeriggio
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Grazie per la riflessione, che condivido pienamente
Buon pomeriggio e buona serata 😊 🙏 😊
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buona serata
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🌺 🌹 🌺 🌹 🌺
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Per una volta che uno sta tranquillo! Io non ho mai dato valore ai testi né li ho analizzati. Se il motivo aveva ritmo mi piaceva e stop. Forse non ho mai dato valore a chi scrive canzoni 🤷
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Alcune canzoni sono belle come poesie!
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Sono cresciuta con le canzoni di Lucio, le ho canticchiate, ballate, amate. Anche questa.
Oggi, con la maturità, con l’evoluzione (o l’involuzione) della discografia ci si rende conto di tante cose delle nostre vecchie canzoni che, naturalmente,ne rispecchiavano i tempi e le mentalità. Forse Battisti iniziò, specie coi testi di Mogol, a vedere avanti. Il suo stupore su Francesca (diciamo la Beatrice dantesca) si collega dritto a ciò che hai scritto nel post: …è sempre a casa che aspetta me…non ha mai chiesto di più…
Negli anni ’60 pochissimi poterono capire l'”allarme” (amo definirlo così) lanciato da Battisti. Oggi la Francesca di Lucio non esiste più. Esiste, ed esisterà sempre, nella misura in cui viene-verrà rispettata e valorizzata da un compagno capace di vivere per lei e con lei.
Bel post!
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Grazie, Marirò. I tuoi commenti, le tue riflessioni, le analisi mi onorano e nello stesso tempo arricchiscono i miei post.
Un abbraccio
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per quei tempi introdurre certi temi nella canzonetta di consumo era quasi rivoluzionario
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E’ proprio vero
Buon pomeriggio, Flavio!
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