“Il pozzo” [#PeetMeNotLeave] ✍️

Oggi secondo giorno della maratona poetica mondiale #PeetMeNotLeave, che vedrà le nostre poesie tradotte e pubblicate in un almanacco russo (qualunque cosa sia 😏), a cui sono stata invitata su Facebook dall’amico e poeta Franco Bonvini.

Pubblicherò otto mie poesie, una al giorno, e ogni giorno incaricherò gentilmente, sempre su Facebook, un’amica/o poeta/poetessa di fare altrettanto.

Oggi ho passato il testimone a Isabella Scotti, comunque invito tutti i miei amici di WordPress a partecipare, se lo desiderano.

IL POZZO

Ha deposto i guantoni
e si è affacciato sul pozzo.
Voleva rispecchiarsi
per vedere quale immagine
sarebbe balzata fuori dal profondo.

Ma l’abisso restava muto,
l’inquieto buio impenetrabile
non gli consentiva di scorgere
cos’era diventato
se non lasciandosi sprofondare.

Jean-Leon Gérôme (1896) – La Vérité sortant du puits

Posted as part of the eight-day long poetry marathon #PeetMeNotLeave.

This is my second day of the world poetry marathon #PeetMeNotLeave, to which I was invited on Facebook by my friend and poet Franco Bonvini.
On Facebook I have invited Isabella Scotti to do the same, but here on WordPress I kindly invite all of you, my dear friends, to join in, if you wish.

29 thoughts on ““Il pozzo” [#PeetMeNotLeave] ✍️

    1. Purtroppo la nostra vita a volte ci rende incomprensibili a noi stessi, e se siamo stanchi di cercare un significato non ci resta che sprofondare nell’abisso. Chi lo fa davvero e non solo figurativamente forse spera di esservi accolto e avvolto con pietà

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  1. Ciao. “Se non lasciandosi sprofondare”; infatti, non possiamo capire la nostra anima, o cosa essa è diventata con l’esperienza, le scelte, gli sbagli, se ci fermiamo all’orlo, od alla superficie. Il pozzo dell’anima è profondo. “..piu’ fondo del fondo degli occhi, della notte e del pianto” (virgolettato di de Andre’).
    Bella l’iniziativa. Ciao, buona serata 🙂

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