Epiphany/ “We Three Kings” (1. Lyrics and Translation)

In his homily for today, the Solemnity of the Epiphany of the Lord, Pope Francis took
his cue from the liturgical readings and focused on the three fundamental steps of worshipping (a theme that is a bit uncommon in this era where everything takes place in a rush, we are all focused on our problems, and we risk not being able to raise our eyes to God)

These three phases are:
1. To lift up our eyes (and start looking around)
2. To set out on a journey (which involves transformation, change and maturation)
3. To see (beyond appearances and the veil of the visible, which often proves deceptive)

👑 👑  👑

“We Three Kings” by John Henry Hopkins, Jr.

We three kings of Orient are
Bearing gifts we traverse afar.
Field and fountain, moor and mountain,
Following yonder star.

Chorus

O star of wonder, star of night,
Star with royal beauty bright,
Westward leading, still proceeding,
Guide us to thy perfect Light.

Gaspard

Born a king on Bethlehem’s plain,
Gold I bring to crown Him again,
King forever, ceasing never
Over us all to reign.

O star of wonder…

Melchior

Frankincense to offer have I.
Incense owns a Deity nigh.
Prayer and praising all men raising,
Worship Him, God on high.

O star of wonder…

Balthazar

Myrrh is mine: it’s bitter perfume
Breathes a life of gathering gloom.
Sorrowing, sighing, bleeding dying,
Sealed in the stone-cold tomb.

O star of wonder….

Glorious now behold Him arise,
King and God and Sacrifice.
Alleluia, alleluia!
Sounds through the earth and skies.

Nell’Omelia di oggi, festa dell’Epifania, papa Francesco prendendo spunto dalle letture liturgiche, ha parlato dei tre passi fondamentali per un cammino di adorazione (un tema poco comune in quest’epoca dove tutto si svolge di corsa, l’umanità è ripiegata sui suoi problemi rischiando di non riuscire ad alzare gli occhi verso il cielo.)

I tre passi sono:
1. alzare gli occhi (e mettersi a guardare)
2. mettersi in viaggio (il che implica trasformazione, cambiamento e maturazione)
3. vedere (al di là delle apparenze e del velo del visibile che è spesso ingannevole)

👑 👑  👑

“Noi tre re” di John Henry Hopkins, Jr.

Noi siamo tre re d’Oriente
portando doni arriviamo da molto lontano
attraverso campi e fiumi, brughiere e montagne
seguendo quella stella lassù.

Coro

O stella di splendore, stella della notte,
stella rilucente di bellezza regale,
che ci conduci verso l’Occidente, avanzando ancora,
guidaci verso la tua luce perfetta.

È nato un re nelle pianure di Betlemme,
e io porto oro per incoronarlo di nuovo,
Re per sempre, che non smetterà mai
Di regnare su di noi
O stella di splendore …

Io ho da offrire incenso,
l’incenso che appartiene a una quasi divinità
preghiera e lode, perché tutti gli uomini si alzino
ad adorarlo, altissimo Dio.

O stella di splendore ,,,

Mia è la mirra: è un profumo aspro
alita una vita di sofferenza incombente.
Dolore, sospiri, sangue e morte
sigillati nella tomba di fredda pietra.

O stella di splendore …

Ora guardatelo sorgere glorioso
Re e Dio e Sacrificio.
Alleluia, alleluia!
risuoni attraverso i cieli e la terra.

43 thoughts on “Epiphany/ “We Three Kings” (1. Lyrics and Translation)

  1. Dio è in ogni dove, dal catechismo, però mai immagineremmo di guardare in basso. I Re Magi venivano dall’Oriente pare dall’Azerbaigian (Persia) ma che erano 3 (numero perfetto presente nella Bibbia molte volte anche come multiplo) lo si deduce, Matteo non lo dice. Io li ho già messi davanti alla capanna ma ahimè sono solo a cavallo (fantasie dei presepi)!

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  2. Cio’ che non ritengo verosimile, e’ la immagine con tre uomini e tre cammelli. Credo che i Magi arrivassero con grossa carovana al seguito. Se mai in tree (ma con una certa scorta, da un accampamento da poco allestito al luogo- vicino- della Natività -. Poi, i magi, erano tre? Un testo religioso, e a questo non sfugge neppure il vangelo, doveva essere scritto seguendo anche una certa…”metrica simbolica”, “i tre re” come “i docici apostoli”, nel senso che gli evangelisti non potevano scrivere per esempio, che i discepoli erano 18. Poi, simboli nei simboli, il criterio astrologico. La “stella” sembra corrispondere ad una congiunzione Giove Saturno nei pesci, e non a dicembre. Il pesce, in greco (non e’ scritto giusto eh?) “ickziis” era si’, l’acronimo iesus kristos hijos dios soter – non badare al mio greco 🙂 (gesu’ cristo figlio di dio salvatore) ma, credo, rappresentasse anche l’Era di Gesu’, l’Era dei Pesci- cominciata solo qualche secolo prima-.

    Nota bene, le mie considerazioni non hanno intenzione di sfatare la verita’, di contestare alcun che, ma solo per certi particolari, anche secondari: : che i magi fossero o non fossero tre, che gli apostoli fossero dodici o no… e che Gesu’ nacque sei anni prima (6 o 7 a.C., la congiunzione in pesci)
    Permettimi di spararne adesso una grossa, ma grossa: “che gli apostoli in numero rappresentassero i segni, quindi “i dodici”e Cristo..il Sole. Del resto, il culto di Cristo scalzo’ il culto dell Sole; ma prima ancora gli Esseni, di cui Cristo e la sua famiglia pare fossero affiliati, quanto meno simpatizzanti- Gesu’ invei’ contro farisei, sadducei, ma mai contro gli esseni-. veneravano il Sole, e sicuramente non erano ignoranti in simbolismo astrologico. L’ho sparata grossa eh? Ciao 🙂

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    1. Un altro dei tuoi meravigliosi commenti, pieni di osservazioni interessanti.
      La teoria del 12 mi piace molto: non ci avevo mai pensato.
      Che i Magi fossero 3 non è specificato nel Vangeli di Matteo, l’unico che parla di loro. E’ stato poi desunto dal fatto che tre fossero i doni.
      Grazie ancora e buon pomeriggio 🙏🤗🙏🤗🙏

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