Federico Fellini: l’artista e i sogni (1)

Oggi ricorre l’anniversario della nascita, avvenuta a Rimini il 20 gennaio 1920, del nostro grande regista Federico Fellini, cui film in genere combinano memoria, sogni e fantasia.
Tra i più famosi ci sono La Strada, La Dolce Vita, 8½ e Amarcord.

L’artista si deve porre di fronte alla realtà con quell’atteggiamento tra l’attrazione e il distacco tipici di un provinciale. Che cos’è un artista dopo tutto? Non è che un provinciale preso in mezzo tra la realtà fisica e quella metafisica. Di fronte alla realtà metafisica siamo tutti dei provinciali. Allora chi è un cittadino del mondo trascendente? I santi. Ma è la terra di nessuno che io chiamo provinciale, la frontiera tra il mondo dei sensi e il mondo sovrasensibile, quello è davvero il regno dell’artista”.

Parlare di sogni è come parlare di film, dato che il cinema usa il linguaggio dei sogni; possono passare anni in un secondo e puoi semplicemente saltare da un posto all’altro. È un linguaggio fatto di immagini. E nel vero cinema, ogni oggetto e ogni luce significa qualcosa, come in un sogno.”

Il film 8½ è considerato uno dei capolavori di Fellini e parla di Guido Anselmi, un regista quarantatreenne come Fellini all’epoca, (interpretato da Marcello Mastroianni) alle prese con un nuovo film.

Guido sta vivendo una profonda crisi esistenziale: ha difficoltà coniugali e si trova nel bel mezzo un blocco creativo. Allora tenta di riprendersi dalle sue ansie recandosi in una lussuosa spa, ma riesce a trovare rifugio solo nella sua immaginazione e nella sua interiorità.
Il film si snoda quindi tra realtà e fantasia, e seguendo il pensiero di Guido, i suoi ricordi, i suoi sogni.

Lo strano titolo, che all’inizio doveva essere provvisorio,  indicava che questa pellicola veniva  dopo sei film interamente diretti da lui (Lo sceicco bianco, I vitelloni, La strada, Il bidone, Le notti di Cabiria e La dolce vita) più tre “mezzi” film, in quanto diretti con altri registi (cioè Luci del varietà, un episodio  ne L’amore in città e un altro  in Boccaccio ’70).

continua

Today is the anniversary of the birth of influential Italian film director Federico Fellini, who was born in Rimini on 20 January 1920. His films typically combine memory, dreams, and fantasy.
Among the most famous are La Strada, La Dolce Vita, 8½ and Amarcord.

“The artist must confront reality with that attitude between the attraction and detachment typical of a provincial. What is an artist after all? A provincial who finds himself somewhere between physical and metaphysical. Faced with metaphysical reality, we are all provincials. And, who is a citizen of the transcendent world? The Saints. But it is this in-between that I’m calling a province, this frontier country between the tangible world and the intangible one — which is really the realm of the artist.”

“Talking about dreams is like talking about movies, since the cinema uses the language of dreams; years can pass in a second and you can hop from one place to another. It is a language made up of images. And in real cinema, every object and every light means something, like in a dream. “

The film is considered one of Fellini’s masterpieces. It is about a film director Guido Anselmi, forty-three years old like Fellini at the time (played by Marcello Mastroianni), struggling with his new film.

Guido is experiencing a profound existential crisis, marital difficulties and is suffering from “director’s block”. So he attempts to recover from his anxieties at a luxurious spa , where he finds refuge in his imagination and in his inner reality.
The film therefore intertwines reality and fantasy and follows Guido’s thoughts, his memories, his dreams.

The peculiar title was at first was intended just as a working title: it means Fellini was making his eighth-and-a-half film, after six films entirely directed by him plus three “half” films, as they were co-directed with other directors

to be continued

55 thoughts on “Federico Fellini: l’artista e i sogni (1)

  1. Very interesting. I look forward to the continuation. Mastroianni is one of my favorite foreign actors. I used to watch him as a teenager in dubbed romantic comedies with Sophia Loren and other famous Italian actresses.

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  2. Devo dire che l’ho trovato sempre troppo difficile per me, ma quando vedevo la Masina, sua moglie, era un sogno di infanzia tale era la sua delicatezza.

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  3. Che articolo attraente, cara Luisa🌹🙏. Un regista le cui opere, come è già stato detto restano nel cuore così profondamente che si ha il desiderio di riviverle da protagonista. Chi non desidererebbe provare personalmente le nostalgie di Amarcord o le atmosfere oniriche di 8½ ? A guardare i film di questo grande regista non sono le scene che si presentato allo spettatore, ma è lo spettatore che si proietta nelle scene.

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    1. Purtroppo non ho le competenze necessarie!
      Questo post sarà seguito da una riflessione su “8 1/2 ” e da un racconto che ho già pubblicato in passato ma che sto rivedendo e traducendo in inglese🤗

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  4. Fellini favoloso personaggio. I sui film tutti eccellenti e soprattutto Amarcod e 8½ in quanto a spettatrice (avendoli rivisti più di una volta), mi sono se sentita avvinta dai personaggi!!! Bellissimo post Luisa, grazie 😘

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  5. Irraggiungibile, inimitabile, fantasioso, grottesco…le sue atmosfere però ci dicono molto del mondo interiore, e del suo in particolare.
    Mi piace tantissimo.
    (ho avuto il piacere di incontrarlo, pur se brevemente)

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  6. Con 4 Oscar al miglior film straniero e un Oscar Onorario, parlano della sua grandezza come regista. Per qualche ragione sconosciuta, il cinema italiano era in gran parte arrivato in Perù. E ovviamente quando ho visto la Dolce Vita, è stato fantastico. Vedere Marcello Mastroianni circondato da queste bellezze esuberanti era la cosa migliore per i giovani desiderosi di quel tempo. Ora attendo con ansia il resto della sua storia

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