In 1562, Elizabeth I contracted smallpox which left her face pockmarked (see here). Since the queen had always been proud of her beauty, she feared this would spoil her image, showing a flawlessly fair skin, the typical look of the upper class, nobility and earthly perfection.
Since she was aware that as the queen, she couldn’t let a single spot or blemish be visible, she set about restoring her beauty. People regarded her as an icon to worship and perceived her beauty as a sign of her divine right to rule and, as her reign progressed, perceptions of her physical beauty and her power grew more and more intertwined.
She then began to cover her scars with a heavy layer of white makeup, using what was known as the “Venetian ceruse”, or “The Spirits of Saturn” a mixture of vinegar and lead, which helped restore her smooth, white complexion.
The best ceruse, the one that produced the whitest effect, came from Venice and it was in great demand .
It was a paste to be applied to the face with a damp cloth, in an even layer. In order to make it adhere better, it was sometimes mixed with egg white, but this would crack under too much facial movement, so even smiling was strictly forbidden.
The ladies who could afford it sometimes applied one layer of ceruse on top of another, “either to avoid the trouble of removing the paint each day, or in order to fill in wrinkles.”
Also the queen covered her face and neck with the substance, transforming her skin into a porcelain mask.
However. regardless of whether the ceruse was imported from Venice or somewhere else, it contained white lead, highly toxic on human skin, which made it grey and wrinkled, which then required more and more cosmetic coverage.
The Italian painter Giovanni Lomazzo had warned in the 16th century that women using white lead quickly became “withered and grey-headed” and that the “mixture is naturally a great drier; and is used by chirurgeons [surgeons] to drie up moist sores.”
So a vicious cycle began for Elizabeth, too, as her skin deteriorated, she layered on more and more, reaching an inch-thick coverage towards the end of her life.
Also, this white makeup was left on the skin for a long time without being removed.
But, even the ingredients in the facial cleanser were highly harmful: a concoction containing eggshells, alum, and mercury. This could give the impression of leaving the skin soft and smooth, but that was because the mercury was actually eating it away.
To complete her look, Elizabeth also used bright red pigments on her lips that were made from cinnabar, a toxic mineral containing mercury.
In the last years of her reign, she was continually fighting to cover up the signs of aging. But when in 1599 the Earl of Essex saw her in her nightdress, without her wig and makeup, he was shocked by the sight
FINAL NOTE
England had passed a law banning unflattering portraits of the Queen, which was to be portrayed wrinkle-free and with an idealized appearance. Elizabeth was to be shown as she wanted to be seen: strong and healthy, with pale and spotless skin .
To be continued
Nel 1562 Elisabetta I contrasse il vaiolo che le lasciò il viso butterato (vedi qui). Poiché la regina era sempre stata orgogliosa della sua bellezza, temeva che ciò potesse rovinare la sua immagine, con quella pelle perfettamente chiara, l’aspetto tipico delle classi più alte, della nobiltà e della perfezione terrena.
Dal momento che era consapevole che, in quanto regina, non poteva lasciare che una sola macchia o imperfezione fosse visibile, si accinse ripristinate la sua bellezza.
La gente la considerava quasi un’icona da adorare e percepiva la sua bellezza come un segno del suo diritto divino a governare e, man mano che il suo regno procedeva, le percezioni della sua bellezza fisica e del suo potere erano sempre più intrecciate.
Iniziò allora a coprirsi le cicatrici con un pesante strato di trucco bianco, usando quella che era conosciuta come la “cerussa veneziana”, o “ spirito di Saturno”, una miscela di aceto e piombo che la aiutava a ripristinare la sua carnagione liscia e bianca.
La migliore cerussa, quella che produceva l’effetto più bianco, era quella proveniente da Venezia ed era molto richiesta.
Si trattava di un impasto da applicare sul viso con un panno umido, in uno strato uniforme. Per farlo aderire meglio, a volte veniva mescolato con l’albume, ma questo si rompeva sotto i movimenti del viso, quindi era rigorosamente vietato perfino sorridere.
Le signore che potevano permetterselo a volte applicavano uno strato di cerussa sopra l’altro “per evitare la fatica di rimuovere la vernice ogni giorno, o per riempire meglio le rughe”.
Anche la regina si copriva viso e collo con quella sostanza, trasformando la sua pelle in una maschera di porcellana.
Tuttavia, indipendentemente dal fatto che la cerussa fosse importata da Venezia o da qualche altro luogo, conteneva biacca, bianco di piombo, altamente tossico per la pelle umana, che faceva diventare grigia e rugosa, il che poi richiedeva una copertura sempre maggiore di cosmetico.
Il pittore italiano Giovanni Lomazzo, già nel XVI secolo aveva avvertito che le donne che utilizzavano bianco di piombo bianco diventavano rapidamente “avvizzite e coi capelli grigi” e che “la mistura è naturalmente un grande essiccante; ed è usato dai chirurghi per asciugare le piaghe umide”.
Così anche per Elizabeth iniziò un circolo vizioso, man mano che la sua pelle si deteriorava, sovrapponeva sempre più biacca, raggiungendo una copertura dallo spessore di un pollice verso la fine della sua vita.
Inoltre questo trucco veniva lasciato sulla pelle per molto tempo senza essere rimosso. Tuttavia anche gli ingredienti per detergere il viso erano altamente dannosi: una miscela contenente gusci d’uovo, allume e mercurio. Questo poteva dare l’impressione di lasciare la pelle morbida e liscia, ma questo era solo dovuto al fatto che il mercurio la stava smangiando.
Per completare il look, Elizabeth utilizzava anche pigmenti rosso vivo sulle labbra che erano a base di cinabro, un minerale tossico contenente mercurio.
Negli ultimi anni del suo regno, la regina conduceva una lotta senza sosta nel tentativo di nascondere i segni del tempo. Ma quando nel 1599, il conte di Essex la vide in camicia da notte, senza parrucca e trucco, rimase scioccato dallo spettacolo.
NOTA FINALE
L’Inghilterra aveva approvato una legge che vietava i ritratti poco lusinghieri della regina, che doveva essere ritratta priva di rughe e con un aspetto idealizzato. Elizabeth doveva essere mostrata come voleva essere vista: forte e sana, con la pelle pallida e senza macchia.
Continua
Image: Queen Elizabeth I of England in her coronation robes
It sounds like the medieval equivalent of plastic surgery
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Luisa ! With disfigured face Queen ELIZABETH-I was unable to rule over England. So , to hide her pockmarked face , she started using the ‘ Venetian ceruse ‘— mixture of vinegar and lead to see her complexions smooth and white — a necessary characteristic for ruling over the huge masses of England . Luisa ! I still remember , when we use to do drama in our village during festivals , and we use to cover our face with such lead paints , so that light could be reflected and make the face glowing as if a real hero has landed on the stage . The same dramatic scene was created when the Queen was to address the British Parliament or she had to attend some public meetings . And when in 1599 , the Earl of Essex saw her in her night dress , without her wig and make up , she was shocked by the sight . Might be looking like a lady giant (Putana) or like an alien from different planets . Such was the effect of lead paints . Thanks for continuing the story .
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Thanks to you, as always, for this precious comment, in which you also refer to your theatrical experience to make us understand that this makeup also made the face shine, giving an impression of heavenliness or even divinity
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Thanks !
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More or less!
Have a happy week, Malc🌼🌼🌼
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Thanks !
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🙏❣️🙏
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Sembra di leggere delle donne famose di adesso (non tutte per fortuna). Invece di utilizzare prodotti pericolosi della pelle vanno direttamente dal chirurgo plastico rovinandosi in un altro modo. Che tristezza! Buona giornata Luisa! 😘
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Purtroppo la vanità fa compiere follie!
Ai tempi di Elisabetta, tuttavia, lei , donna, doveva essere necessariamente un’icona di bellezza, anche per giustificare il suo potere in un mondo dominato dagli uomini 💙
Buona giornata e grazie
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Lei aveva avuto un altro problema in effetti. Però, per quello che riguarda oggi, apprezzo molto di più la dolcezza di una ruga piuttosto che lo sconvolgimento di un volto che, una volta, era davvero bello da vedere. Buona giornata a te
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Grazie ancora e buona giornata, Sabri ❣️🤗❣️
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Da sempre, anche ai tempi di oggi, l’innamorato fa alla sua bella un ritratto,
Indipendentemente dalla sua partecipazione attiva, perché sulla sua bocca c’è sempre l’affettoso dire . . .
LASCIATI GUARDARE!… (Lui)
E làsciati guardare, così…spontaneamente,
e fatti accarezzare con gli occhi e con la mente!
…e pure con le mani, ma senza la cantata
del “…no, meglio domani”, del “…no, sono accaldata”,
chè se il tuo corpo è caldo son fresche le mie dita;
…forse sarò spavaldo, ma ‘tutto’ in te m’invita.
Che dolce voluttà fermarsi ad ammirare
la grande intensità degli occhi tuoi di mare,
che gai e impertinenti da sotto la frangetta
richiamano insistenti la bocca tua perfetta,
dischiusa in quel sorriso che illumina vieppiù
il tuo rotondo viso…e quel che sta più giù:
cioè i seni decisi, che san di poesia
che son di cielo intrisi, che fan…Galanteria
di colpo intervenendo mi fa altolà, perchè
il rischio sto correndo di diventare osè
A te l’immaginare perciò che vorrei dirti
…che cosa vorrei farti…come vorrei sentirti!
O.K…hai immaginato?…Ma no!…ti sbagli tu,
chè ciò che ho ideato…è assai assai di più!!!
Pensa che la partenza sarebbe la canzon
che fa con insistenza “you can leave your hat on!”
Suvvia…non arrossire!…son sol pensieri in rima,
non possono ferire…sù, amici come prima!…
sù, stringimi la mano…sù, scorda ciò che ho detto
e dimmi piano piano…sei gatto o sei sorcetto?
Spalanchi gli occhi e taci. Perchè stai sulle tue?
…lo so, faccia di baci, che sei tutti e due:
secondo l’occasione o la convenienza,
ti fai topo o micione…lo sai che sei una lenza?
Dipingere non so, ma credo d’aver fatto,
sia pure per un po’, il tuo giusto ritratto,
…e se questa pittura è risultata bella,
puoi esserne sicura, lo debbo alla modella.
(Cassandro)
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Bellissime pennellate in rima 🎨🖌️🎨
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Grazie! Cassandro e buona settimana🙏❣️🙏
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This woman was a total tyrant. She didn’t marry, so none of her women got to be with their true loves either. She dictated even the colors they wore. It often impresses me how we struggle for money to have power and then submit just like the lowest servants anyway.
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Your comment offers something that deserves consideration
Thanks a lot, Ana ❣️
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It’s always my great pleasure to play in history’s fields with you!
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Thanks again, my dear friend 😘🤗😘
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🌹💖
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Wow. This is so interesting. Thoroughly enjoyed reading the article on Queen Elizabeth I and Venetian Ceruse. ♥️♥️♥️♥️
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Thank you for the kind comment, Aparna 🙏🙏 Much appreciated!
Wishing you a happy new week 😘
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[…] Queen Elizabeth I & Venetian Ceruse (part 2) […]
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Thank a lot for the kind reblog 🙏🎭🙏
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Hi Luisa. the report reveals that the physical nature of the human being is independent of social, political, and even economic position. and going a little further, it somehow shows how it is possible not to reveal the “true face”, of course in an allegorical reasoning. I really like your posts. my fraternal hug.🌹🌞❤️
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I like your reflections and thank you for your kind words of appreciation and encouragement, which motivate me to keep going. 🙏❣️🙏
A big hug
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That is a case of what you don’t know CAN hurt you. Hard to believe she was able to live to the age of 70 with all that going on. Fascinating story of the lengths some will go to for perceived beauty. Happy Monday Luisa. Allan
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Thank you for sharing your thoughts on it, Allan 🙏
I appreciate it very much
Happy Monday to you, too
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Piombo e mercurio come unguenti.
Cattiva scelta, ma ovviamente a quel tempo non erano noti gli effetti velenosi di questi due elementi.
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Anche se qualche rarissima voce metteva in guardia, non era ritenuta credibile o corretta 🙏
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Mi hai incuriosito ed ho appena letto in rete che lo strato di trucco che si metteva sul viso era spesso fino a 2 centimetri! E lo teneva giorno e notte, perché non c’era verso di toglierlo se non con una lozione a base di mercurio. Ed era pure mezza calva…
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E’ proprio così: un mascherone dello spessore di un pollice, su viso e labbra😘😘😘😘😘
… la sua calvizie spaventò il conte di Essex, che per sbaglio la vide com’era .”nature”
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Pensa te.
Lei “sapeva” di come sarebbe apparsa senza cosmesi, immagina come doveva sentirsi.
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Very interessant, as always, Luisa !
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Merci beaucoup 🙏😘
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Un perfetto paragone con quello che succede al giorno d’oggi con le persone (fortunatamente non sono tutte così’) che, appena iniziano i primi segni del tempo, ci danno dentro con filler, ritocchini, ecc… con risultati che definire allucinanti è dire un eufemismo. Non accettano d’invecchiare e credono che la soluzione sia passare attraverso le mani (e il bisturi) del chirurgo estetico, 🤦♀️. E purtroppo di queste cose si sente anche di ragazze giovanissime che, pur avendo una pelle perfetta e nessun difetto, incoraggiate dalle madri iniziano già a rifarsi il viso così giovani. Una tristezza infinita, 🤦♀️.
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Pensando alle ragazze giovani, mi viene una tristezza infinita.
Per quanto riguarda le donne di una certa età capisco che cosa le spinge (ma non a stravolgersi i lineamenti) –
Se mi guardo allo specchio indossando anche gli occhiali mi viene da chiedermi chi sia quella vecchia che mi guarda, Allora, cerco di ricordarmi di levare gli occhiali, quando devo mettermi davanti allo specchio 😉😉😉
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Eh, sì: 18-20 anni e vedi queste ragazze con le labbra a canotto, ecc… no comment, 🤦♀️. Ma dalla foto non ti darei più di 65 anni e portati molto molto bene, 🙂.
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Ne ho ben 72😒
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Sembri molto più giovane e confermo quello che ho scritto nel commento precedente: porti davvero molto molto bene la tua età, 🙂.
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Grazie Ele…. poi se ci incontreremo vis-à.vis non dire che non ti avevo avvertita😉😘😉
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Di nulla, 😊. Spero d’invecchiare anch’io bene come te, 😊. Ti auguro una buona serata cara Luisa, 😘🤗💖.
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🙏😘🙏😘🙏
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Per molto meno (eccessivo trucco) cinquat’anni fa così scrivevo in dialetto catanese
RESTA COMU TI FICI TTO MAMA’
Ppi pazzu fu pigghiatu ‘ddu pitturi
c’armata ‘a tavulozza di culuri
circau – e non c’è cchiù assurda cosa –
d’ acculurar ‘na frisca e pura rosa.
Megghiu di com’ ‘a fici lu Signuri
vulia farla e fici . . . T’ ‘u fuùri! . . .
Pazza macari tu, bedda carusa,
ca ti trucchi purtannu comu scusa
di pàriri chiù bedda, o chiù ‘granni,
. . . e ti lamenti de’ tò sidicianni!
. . . chianci d’essiri nica, cca nun sai
c’ accussì bedda mai cchiù sarai.
Ca quannu arrivirai a’ cinquantina
d’ ‘a vita ca t’arresta la mità
tu dassi, pi putirti ‘na matina
arrusbighiari cu’ ‘sta bedd’ età.
A rìsicu tu metti ‘u tò nomu
jennu comu ‘na pupa ‘i tambureddu
. . . picchì farti pisanti! . . . Accura, l’omu
cerca la liggirizza di l’ aceddu!
Chi cci cunchiùri a ghiri strata strata
cu’ ‘stu gran jocafocu supr’ ‘a facci?
. . . tutta cunzata comu ‘na ‘nsalata?
Tenici accura unni tu t’ intacci!
Dài, resta comu si’! . . . A’ naturali
. . . ccu ‘sta vuccuzza da lu rosa chiaru,
ca senza ‘st’ artifici ‘ssì banali
è di ‘stu munn’ ‘u giuiellu cchiù raru
. . . ccu ‘sti dù trizzi niuri giuittu,
puggiati supra ‘i spaddi, o supra ‘u pettu
. . . c’ a’ voti abballa . . . a’ voti è fermu e drittu . . .
sutta li camicetti co’ merlettu.
. . . ccu ‘st’ occhi, unni unu si sprufunna,
annaspa e quasi quasi perd’ ‘u ciatu,
cca la tò talìata ora spunna
lu celu, i stiddi e tuttu lu criatu.
O’ massimu tu si’ di lu splinduri,
ca stai o’ centru di la giovintù
. . . làssili stari, amica, ‘sti culuri,
ascutimi, non ti pittari cchiù.
Resta comu ti fici tòò mamà . . .
lu tempu curri e virrà l’annata
ca tingiriti sarà nicissità
ppi tu putìri essiri vardata
. . . ca nun sarà ‘u stissu d’ora . . . ca
‘na stidda si’ ca luci ‘nta nuttata,
‘n ciumi ca friscu scurri cca e ddà . . .
Fin’ a c’ ‘o poi . . . non ghiri acculurata!
PI ESSI. Certu assai cchiù facilmenti
‘n porcu ‘n’ antinna liscia acchianirà,
ca ‘na carusa d’oggi sulamenti
cumprenni c’ haia dittu ‘a virità!
(Cassandro)
Dopo questa lunga e forse incomprensibile tiritera (scusa Luisa questo lungo datato intervento) ecco la traduzione in lingua italiana
RESTA COME TI HA FATTO TUA MAMMA
Per pazzo fu preso quel pittore
che riempita la tavolozza di colori
cercò – e non c’è più assurda cosa –
di colorare una fresca e fragrante rosa.
Meglio di come l’aveva fatta il Signore
voleva farla e fece . . . Te lo immagini!
Pazza pure tu, bella ragazza,
che ti trucchi portando come scusa
di apparire più bella, o più grande,
. . . e ti lamenti dei tuoi sedici anni!
. . . piangi di essere piccola, perchè non sai
che così bella mai più sarai.
Che quando arriverai a cinquant’anni
della vita che rimane una metà
tu daresti per poterti una mattina
svegliarti con questa bella età.
Cosa concludi mai ad andare per le vie della città
con questo fuoco d’artificio sulla faccia?
. . . tutta unta ed impastata come un’insalata?
Stai bene accorta a dove vai a parare!
Tu rischi di giocarti il tuo buon nome
andando in giro come una ballerinetta col tamburello
. . . perché renderti pesante! . . . Accorta, l’uomo
cerca la leggerezza dell’uccello!
Dài, resta come sei! . . . Al naturale
. . . con questa boccuccia rosa-chiaro,
che senza questi artifici tanto banali
è di questo mondo il gioiello più raro
. . . con queste due trecce nerissime,
appoggiate sulle spalle, o sopra il petto
. . . il quale a volte balla . . . a volte è fermo e dritto . . .
sotto le camicette col merletto
. . . con questi occhi, dove uno si sprofonda,
annaspa e quasi quasi perde il respiro,
in quanto il tuo sguardo ora sfonda
il cielo, le stelle e tutto il creato.
Al massimo tu sei dello splendore,
chè stai al centro della gioventù
. . . lasciali inoperosi, amica, questi colori,
ascoltami, non ti truccare più.
Resta come ti ha fatto tua mamma,
il tempo corre e verrà l’epoca
in cui truccarti sarà cosa necessaria
per tu potere essere guardata
. . . poichè non sarà lo stesso di ora . . . che
sei una stella che luccica nella nottata
. . . un fiume che scorre fresco di qua e di là . . .
Fino a che lo puoi . . . non andare truccata!
PI ESSE. Certo assai più facilmente
un porco per un’antenna liscia riuscirà ad arrampicarsi,
che una ragazza d’oggi solamente
comprende che ho detto la verità!
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Grazie, sempre, per questa bella condivisione
Buona serata, Cassandro 🙏🌹🙏🌹🙏
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A fascinating insight into something that is rarely looked at in histories of those times – the deeply personal! Excellent piece!!
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Thank you so much for your kind visit, your appreciation and adding your worthy words.
It really means a lot to me. 🙏🙏🙏
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You are, as ever, very welcome!! 🙂
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🙏❣️🙏
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Bel post!! Luisa, comunque tanto si sa che quello che conta è il carattere😜
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Per lei però, in un mondo in cui il sovrano era un maschio, doveva esserci il valore della bellezza ad attestare davanti agli occhi del popolo la sua regalità ottenuta ‘per diritto divino’
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Si la bellezza in certi frangenti conta molto anche se si nega sempre
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Proprio così…
Buona serata
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Anche a te🌻
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Good lord what an incredible story! I love all the little details you’ve included Luisa. Thank you. If she had lived today, she would’ve been happy to have photoshop and could off spent hours on it reducing her wrinkles. I’m already looking forward to the next part! Love and light, Deborah.
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You’re right, if she had lived nowadays she would have had a lot of help to heal the perfection of her image… a perfection that was also necessary to demonstrate that, in her opinion, in a world where a normative precondition for sovereignty was masculinity. she truly had the divine right to reign
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Thank you, Luisa, for this interesting explanation of why the queen’s portraits seemed odd looking.
Apologies for being so late – the funeral.
Joanna
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Dear Joanna, you don’t need to apologize.😘😘😘
The funeral ceremony was a grandiose sight, also a tribute of affection to the queen
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Thank you, Luisa, for your gracious comment.
Joanna
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Have a lovely evening 🙏💞🙏
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Thank you.
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Thank you!
Joanna
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🌷😘🌷
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I wonder if our descendants will be similarly shocked at our attempts to chase beauty with toxic chemicals… Thank you for such an interesting series, Luisa. 🙂
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We will probably look weird too, especially if they also consider how certain people totally alter their faces to stretch their skin
Thanks a lot for your valuable comment🙏🙏🙏
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How detrimental when we women seek to attain the height of beauty!
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I fully endorse your opinion. Rosaliene
Thanks a lot 🌼❣️🌼
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Invece è così normale lasciare che i segni del tempo forgino il nostro viso. Non si può essere eternamente giovani. Posso capire se, ognuno di noi usa creme idratanti per non far inaridire la pelle, ma stravolgere i nostri lineamenti con varie diavolerie che fanno male alla salute. Non lo concepisco. Non credo che abbia vissuto molto con tutto ciò di velenoso le circolava nel sangue. Grazie per le tue spiegazioni, Luisa. Ti auguro una serena serata!🌞🙂❣
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Ti ringrazio di cuore! Purtroppo lei, come forse molte donne oggi, si sentiva obbligata a mostrare sempre una “maschera di giovinezza”. I suoi sudditi, amandola, la vedevano sempre bellissima, mentre ci sono alcune testimonianze di personaggi stranieri che si accorgevano del suo invecchiamento.
Buona serata, Grazia!!!🌷🌷🌷
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Mi vengono i brividi! Avvelenamento puro.
Per la bellezza forse davvero si avvelena l’anima. Anche oggi.
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Lo penso anch’io.
C’era un detto secondo cui per apparire bisogna soffrire’, ma non morire
Buona serata💙💙💙
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Luisa, this post is fascinating on so many levels. I knew of the harmful beauty products of the era, but didn’t know this about Elizabeth I. How extraordinary.
Have a relaxing week. Hugs on the wing.
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Thank you very much, Teagan, for this kind comment, which is of great value to me.
I wish you a wonderful week💙💙💙
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OMG this is scary … and sad.
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I know…
Buona settimana, carissima Claudia 😘😘😘
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❤
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Very telling story. Many still need to relearn that lesson. Wonderful job.
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am really happy to hear that you enjoyed this post dear Pat.
I agree with you, many should relearn something, instead of thinking that beauty is worth any sacrifice, even dangerous, and that any negative consequences will never affect them.
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One of the dumbest things we can ‘assume’ is that ‘it’ will never happen to us–if we don’t die earlier, we will get old with the inevitable changes that accompany it. On that happy note, have a wonderful, Tuesday.
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Thank you, dearest Pat🙏🙏🙏
I reciprocate your good wishes for a wonderful Tuesday💐
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[…] using the dangerous Venetian ceruse, (see here) Elizabeth I loved lipstick and on her death, also her lips were encrusted with a layer which was […]
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Così, tanto per colorare il tuo “ben” che precede il 72 in risposta a Bergomdieleonora:
GLI ANNI NON CONTANO
Non son gli anni che hai quelli che contano.
Trenta, quaranta . . . cinquanta . . . sessanta . . .
nulla vogliono dir se non che ammontano
a quella cifra i dì vissuti. Incanta
forse un siffatto numero il dottore
che ti sta curando, o il banchiere
che deve darti il mutuo, ma al cuore,
all’animo, alla mente mica a bere
la si può dare. In tutti i sentimenti,
— e specialmente in quello dell’amare —
contano più che gli anni . . . ciò che senti:
. . . la luce che dagli occhi tuoi traspare,
vivace, sì che pure a fari spenti
nel buio buio buio sta a brillare!
. . . e il suono della voce accattivante,
unito ad un pensare stuzzicante,
ma non ripetitivo, ed elegante,
o addirittura spesso proponente,
per ben tenerti sveglio alacremente
e quindi pronto a . . . no, niente . . . niente!
. . . o meglio sì, in quanto che l’età
è solo quella che l’amor ti dà:
fra giovani c’è per forza e beltà,
ma non da meno è quello tra anziani,
dove prevale l’oggi e no il domani,
d’ accogliere in modi dolci e piani
sempre e comunque, pur senza baccani,
facendo anche a volte gli indiani,
scrivendo poesie in anonimato,
offrendo in dono un che di “segretato”.
Son presente e futuro in nostre mani,
per riempire dì altrimenti vani.
Auguri oggi . . . domani . . . posdomani . . .
(Cassandro)
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Caro Cassandro, è bellissima e ti ringrazio con tutto il cuore per questo prezioso omaggio 🎁💖🎁
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dunque ricordavo bene questo dettaglio.. Anche adesso se qualche donna si fa scoprire senza trucco si può rimanere scioccati.
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😉🌹🌹🌹
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😀
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Thank you for such an interesting read.
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Thank you so much for commenting and showing your support ❣️🙏❣️
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[…] a usare la pericolosa cerussa veneziana, (vedi qui) Elisabetta I adorava il rossetto e alla sua morte aveva le labbra incrostate con uno strato spesso […]
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Grazie infinite, caro Juan 🌹🌹🌹
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Be’, meglio la vecchietta Elizabeth II col suo fare da nonnina, a questo punto!
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Certamente!!!!
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[…] Mary”. This cult emphasized her virginity and beauty: she was never seen without her whitened ‘mask of youth’.Some historians believe she may have died of blood poisoning, caused by that mask, i.e. by the use […]
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[…] right to rule. As we know, she used ceruse, to make the skin appear paler and smoother and paler (see here) and red lipstick (see here), imitated by many other ladies of her time, whose beauty was praised by […]
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Fascinating story! How much more we know now… about smallpox and all the poisons she kept putting on her face! Well told.
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Thank you so much for your valuable comment,, Ruth
It really means a lot to me!❤️
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[…] governare. Come sappiamo, faceva uso di cerussa, per far apparire la pelle più pallida e levigata (vedi qui) e di rossetto (vedi qui) , imitata da molte altre dame del suo tempo, la cui bellezza veniva lodata […]
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Grazie, Juan🙏🌸🙏
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[…] Queen Elizabeth I & Venetian Ceruse (part 2) […]
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Thanks a lot for reblogging 💞
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