Ice and Fire

I have already published poems on this subject, one by Robert Frost “Fire and Ice” and another by Pat, whose blog is here

Here is a much older one, written by Edmund Spenser (1552/1553 –1599), an English poet best known for his epic poem “The Faerie Queene”. This long allegorical poem celebrating the Tudor dynasty and Queen Elizabeth I is one of the greatest in the English language.
Another of his many works is “Amoretti”, a cycle of 89 sonnets in which he describes his courtship and eventual marriage to Elizabeth Boyle.

The following poem is taken from that sonnet sequence, and conforms to the pattern of a traditional Spenserian sonnet marked by three quatrains and a concluding couplet. The first twelve lines pose three different questions, which are answered in the final couplet.

Amoretti XXX: My Love is like to ice, and I to fire

My love is like to ice, and I to fire:
How comes it then that this her cold so great
Is not dissolved through my so hot desire,
But harder grows the more I her entreat?

Or how comes it that my exceeding heat
Is not allayed by her heart-frozen cold,
But that I burn much more in boiling sweat,
And feel my flames augmented manifold?

What more miraculous thing may be told,
That fire, which all things melts, should harden ice,
And ice, which is congeal’d with senseless cold,
Should kindle fire by wonderful device?

Such is the power of love in gentle mind,
That it can alter all the course of kind.

This sonnet describes the contradictory but also complementary personalities of the poet and his lover and deals with the paradox that love’s warmth can increase a cold response to love, while coldness can make love grow stronger .

The conflict of a man’s burning desire to be with a woman who seems to have no interest in him is represented through the metaphorical comparisons of fire and ice. The man is fire, obsessed for this ice cold hearted woman, which returns nothing.
However, the poet observes that their love does not behave exactly like fire and ice. because instead of dissolving away it gets stronger and stronger. He states in the final couplet that their love is so strong that it has can change the laws of nature. When it exists within a “gentle mind” , love has the power to “alter” everyone’s life.

Ho già pubblicato poesie sul fuoco e ghiaccio, una di Robert Frost “Fire and Ice” e un’altra di Pat, il cui blog è qui

Eccone uno molto più antico, scritto da Edmund Spenser (1552/1553 –1599), un poeta inglese noto soprattutto per il suo poema epico “The Faerie Queene /La regina delle fate“. Questo lungo poema allegorico che celebra la dinastia dei Tudor e la regina Elisabetta I è uno dei più celebri in lingua inglese.
Scrisse anche numerose altre opere, tra cui “Amoretti” , un ciclo di 89 sonetti in cui descrive il suo corteggiamento e il successivo matrimonio con Elizabeth Boyle.

La poesia seguente è tratta da quella sequenza e si conforma allo schema del sonetto tradizionale chiamato ‘spenseriano’ contraddistinto da tre quartine e un distico conclusivo. I primi dodici versi pongono tre diverse domande, alle quali viene data risposta nei due versi finali.

La mia amata è simile al ghiaccio, e io al fuoco:
come mai allora questo suo gelo così grande
non è dissolto nel mio desiderio ardente
ma diventa più forte quanto più io la invoco?

O come mai il mio eccessivo bruciare
non vien placato dal suo gelido cuore,
ma ardo ancor più in sudore bollente,
e sento le mie fiamme di continuo aumentare?

Che cosa può essere più prodigioso
di quel fuoco che il ghiaccio non ha sciolto, ma indurito,
e del suo ghiaccio che solidificato da gelo accanito
ha acceso il fuoco in modo meraviglioso?

Tale è dell’amore il potere nella mente garbata
poiché da lui la vita può essere alterata.

Questo sonetto descrive le personalità contraddittorie ma anche complementari del poeta e della sua amante e si basa sul paradosso che il calore dell’amore può aumentare la freddezza di una risposta al quel sentimento, mentre la freddezza può far diventare quell’amore più forte.

La conflittualità del desiderio ardente di un uomo di stare con una donna che non sembra interessata a lui è rappresentato mediante le metafore del fuoco e del ghiaccio. L’uomo è il fuoco, ossessionato da questa donna dal cuore gelido, che non lo contraccambia.

Tuttavia, il poeta fa notare che il loro amore non si comporta esattamente come il fuoco e il ghiaccio, perché invece di dissolversi diventa sempre più forte. Nel distico finale afferma che il loro amore è così forte da poter cambiare le leggi della natura. Quando esiste all’interno di una “mente garbata”, l’amore ha il potere di “alterare” la vita della gente.

Photo by Giusy. This is her blog: Nemesys

31 thoughts on “Ice and Fire

  1. Innanzittutto grazie infinite per addirittura aver messo il link al blog e un immenso grazie per avere gradito la foto. In quanto ai versi della poesia, per quanto mi riguarda mi hanno fatta riflettere e ancor più la tua spiegazione, del come mai con lo scorrere del tempo le relazioni amorose si modificano alcune al punto tale da diventare quasi come due fratelli, affermazione questa, che più di una mia amica separata spesso ha detto per definire brevemente la fine del rapporto coniugale. Difatti conoscendo le varie storie delle mie amiche c’è sempre un anticamera nella quale uno dei due si raffredda, non cerca più l’altro e poi col trascorrere del tempo finiscono col separarsi. Bellissima anche la chiusa!!! Da quando mondo è mondo m8 pare di poter dedurre che certe dinamiche sono sempre esistite e non è giusto dare le colpe all’era moderna, al lavoro 3 alle varie distrazioni. È sempre tutto esistito nelle relazioni sentimentali 8ntendo, tale e quale 6n tempo e tale e quale oggi. Buona serata 😘

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    1. Grazie, cara Giusy, per questo bel commento.
      Far proseguire bene un amore e un matrimonio è un impegno non da poco, e bisogna essere in due a volerlo. Te lo dico da divorziata: a volte mi dispiace di essere rimasta sola, ne soffro, ma poi penso a quanto era ancor più terribile la solitudine vissuta in una coppia

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