The Father of Modern Tourism

“Where are you going on holyday this year?”
This question in the past was customary exclusively among nobles or members of the upper class, the only ones able to afford one of the fascinating journeys of the Grand Tour, to discover the culture and art of different European peoples.
But Thomas Cook opposed this “tourism for the rich” and invented modern tourism.

He was a former carpenter and furniture maker, who became a printer and a Baptist missionary and toured the region preaching in villages and distributing pamphlets
In the 1830s, noting the terrible effects of drunkenness and convinced that alcohol abuse was one of the major social problems in the Victorian age, he became involved in the Temperance Movement, which promoted temperance or complete abstinence from alcohol.

In 1841, when Cook was thirty-two years old, he had the idea of using the country’s rapidly expanding rail network to spread the views of the movement.
So he persuaded the Midland Counties Railway Company to run a special train to carry temperance supporters from Leicester (where he lived) to a meeting in Loughborough, 12 miles away, on 5th July.
“What a glorious thing it would be if the newly developed powers of railways and locomotion could be made subservient to the cause of temperance”, he wrote

Leicester at the time was home to 700 spirit stores, breweries and pubs and had an above average amount of drunkards and cases of alcohol related diseases. His social idea was to organise a railway excursion which would provide a more attractive and wholesome form of recreation than the alehouse.

The five hundred travellers on the chartered train paid 1 shilling each for the round trip, a brass band, entertainment, afternoon tea, and food.
For most passengers, this was the first time they had ever boarded a steam train. The trip, in third class open air carriages, was a success, with enthusiastic crowds lining the tracks and cheering as the locomotive passed by.
The day was filled with a cheerful holiday atmosphere, with a typical English picnic, family games and a match of cricket before the various preachers made their speeches accompanied by the band.

Thomas Cook later wrote about the trip: “And thus was struck the keynote of my excursions, and the social idea grew upon me” and in The Excursionist of July 1854 : “To travel is to feed the mind, humanise the soul, and rub off the crust of circumstance – to travel is to read the last new book – to travel is to dispel the mists of fable and clear the mind of prejudice taught from babyhood, and facilitate perfectness of seeing eye to eye. Who would not travel at a penny per mile?”

Financially, there was nothing in that first trip for Cook but it led him to consider “tourism” as his mission to humanity: a means of emancipation for large numbers of people whose work was drudgery and whose only recreation was offered by alcohol.
He organised repeat trips each summer for the next three years, without making a profit until 1845, and formulated what later became known as “Cook’s law,” namely that the largest profits came from “intensive use by the greatest number of people at the lowest cost.”’

“Dove vai in vacanza quest’anno?”
Questa domanda in passato era usata solo da nobili o membri dell’alta borghesia, gli unici, in grado di permettersi uno degli affascinanti viaggi del Grand Tour, alla scoperta della cultura e dell’arte europea.

Ma Thomas Cook si oppose a questo “turismo per ricchi” e inventò il turismo moderno.
Era un ex falegname e mobiliere, diventato tipografo e missionario battista in giro per la regione a predicare nei villaggi e distribuire opuscoli.
Negli anni ’30 dell’Ottocento notando i terribili effetti dell’ubriachezza e convinto che l’abuso di alcol fosse uno dei maggiori problemi sociali nell’età vittoriana aderì al Movimento per la Temperanza, che promuoveva la moderazione o addirittura l’astinenza dall’alcol.

All’età di trentadue anni, nel 1841, ebbe l’idea di utilizzare la rete ferroviaria in rapida espansione per diffondere le idee del movimento.
Così si rivolse alla Midland Counties Railway Company e li convinse a organizzare un treno speciale per trasportare i sostenitori del movimento da Leicester (dove viveva) a un raduno a Loughborough, a 12 miglia di distanza, il 5 luglio.
“Sarebbe magnifico – scrisse- se la nuova potenza di ferrovie e locomozione potesse essere assoggettata alla causa della temperanza.”
Leicester all’epoca ospitava 700 negozi di alcolici, birrerie e pub e aveva una quantità superiore alla media di ubriachi e casi di malattie legate all’alcol. La sua idea era quella di organizzare un’escursione in treno che fornisse una forma di svago più piacevole e salutare di quello trovato in birreria.

I cinquecento viaggiatori pagarono 1 scellino a testa per il viaggio di andata e ritorno, la banda, l’intrattenimento, il tè pomeridiano e il cibo.
Per la maggior parte dei passeggeri questa era la prima volta che salivano su un treno a vapore. Il viaggio, in terza classe su vagoni aperti, fu un successo, con folle entusiaste che fiancheggiavano i binari e applaudivano al passaggio della locomotiva.
La giornata fu intrisa di un’allegra atmosfera vacanziera, con un tipico picnic inglese, giochi per famiglie e una partita di cricket prima che i vari predicatori tenessero i loro discorsi accompagnati dalla banda.

Thomas Cook in seguito scrisse del viaggio: “Così fu lanciata l’idea base delle mie escursioni e l’intento sociale mi piacque sempre più“, e in The Excursionist del luglio 1854: “Viaggiare è nutrire la mente, umanizzare l’anima e cancellare la crosta delle circostanze – viaggiare è leggere l’ultimo libro nuovo – viaggiare è dissipare la nebbia della fandonie, ripulire le mente dai pregiudizi insegnati fin dall’infanzia e facilitare la perfezione del vedere con gli stessi occhi. Chi non viaggerebbe a un centesimo per miglio?”

Dal punto di vista finanziario da quel primo viaggio Cook non guadagnò nulla, ma l’esperienza lo portò a considerare il “turismo” come la sua missione per l’umanità: un mezzo di emancipazione per un gran numero di persone il cui lavoro era duro e faticoso e il cui unico svago era offerto dall’alcol.
Organizzò altri viaggi ogni estate per i successivi tre anni senza realizzare alcun profitto fino al 1845, e formulò quella che in seguito divenne nota come “legge di Cook“, ovvero che i maggiori profitti provenivano “dall’utilizzo intensivo da parte del maggior numero di persone al minor costo.’‘

Image: BBC.com